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Tap, Italia temporeggia ma in Albania inaugurato già il cantiere del tratto sottomarino

LECCE- Mentre il governo italiano temporeggia e ha annunciato che entro metà settimana il Ministero dell’Ambiente darà la sua parola definitiva su Tap, in Albania si inaugura il cantiere del tratto sottomarino del gasdotto, che da Fier, città poco a nord di Valona, giungerà a San Foca. È ancora una volta un segno dell’avanti tutta, del passo indietro che, al netto di clamorosi colpi di scena, non ci sarà.

A parlare in mattinata dall’ateneo di Foggia è stato il ministro Sergio Costa: “entro mercoledì, al massimo giovedì – ha detto – intendiamo intervenire in merito al carteggio presentato su Tap dal sindaco di Melendugno. Anche in questo week end i tecnici del ministero non si sono fermati nella valutazione del supplemento della documentazione che il sindaco ha depositato qualche giorno fa. Appena terminata la visione farò un appunto formale al premier Giuseppe Conte. Poi il governo nella sua collegialità prenderà determinazione perché depositerò un carteggio esclusivamente di natura tecnica, giuridico- amministrativa”. Costa parla all’indomani dell’incontro informale, al Circo Massimo, tra attivisti pentastellati noTap e la ministra Barbara Lezzi, che ha assicurato che verrà personalmente a Melendugno, assieme al premier Giuseppe Conte, a comunicare le decisioni.

Pochi, com’è noto, gli spiragli. Quello di Potì è un fascicolo di 50 pagine più allegati. “Ovviamente è giusto, corretto, etico andare verificare – ha detto il ministro Costa – fermo restando che è una procedura già autorizzata nella precedente legislatura”. Una questione così chiusa che sull’altra sponda dell’Adriatico, venerdì scorso, Tap e il governo albanese di Edi Rama hanno dato il via, con una cerimonia pubblica, ai lavori che Saipem eseguirà lungo il tratto sottomarino di 105 km. L’installazione della condotta dovrebbe essere completata il prossimo anno.

“Questo è un altro passo importante verso la costruzione del TAP, e la sua messa in funzione entro il 2020”, ha affermato Luca Schieppati, manager della multinazionale. I tubi d’acciaio saranno saldati in mare, a 810 metri di profondità, e dovranno giungere sulla spiaggia di San Basilio, sottopassarla attraverso il microtunnel per cui è stato già costruito il pozzo di spinta in campagna e per il quale la società svizzera è pronta ad avviare anche sul fondale salentino, installando due paratie per evitare cedimenti, lavori per garantire i quali la Capitaneria di Porto ha imposto, fino a fine anno, il divieto di navigazione, balneazione e pesca in quello specchio acqueo.

È per questo che in mattinata i noTap sono tornati a protestare contro la Guardia Costiera, stavolta a Gallipoli e non a Otranto, tacciando di presunta illegittimità la procedura, visto che non c’è stata una concessione demaniale per queste attività, cosa che il Ministero dei Trasporti comunque ha escluso.

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