BRINDISI – Dopo le dimissioni, la ormai ex vicesindaca di Brindisi, Rita De Vito, spiega in una conferenza stampa le ragioni alla base delle sue dimissioni, arrivate poche ore fa dopo appena tre mesi di lavoro in Giunta. “Piegandomi avrei abbracciato mentalità per me mafiose” ha detto la De Vito. “La mia onestà mi impone di non tacere: non potevo stare in silenzio di fronte al muro di gomma con il quale mi sono scontrata nei servizi sociali del comune di Brindisi. Nessuno mi ascoltava. Ero un Fntasma. Nulla si faceva se non c’era il dirigente, uomo del PD. E aggiunge: “sto valutando se alcune situazioni che si sono verificate possono avere risvolti sul piano penale”. “Sto riflettendo, per me la mafia è un approccio mentale, un modo di guardare il mondo e la vita”.
E ovviamente non si è fatta attendere la risposta del PD alle accuse formulate dalla vicesindaca.
In una conferenza stampa, preceduta da una assemblea spontanea degli iscritti , il segretario cittadino del PD, Francesco Cannalire ha risposto: “La De Vito è stat un vicesindaco incapace di relazionarsi con il gruppo consiliare del partito che l’aveva nominata ed anche incapace di assolvere ai suoi doveri di amministratore di una città complessa come Brindisi”. Sulla possibilità che si possa rivolgere alla Procura della Repuibblica, il segretario ha dichiarato: “Ben conento di accompagnarla”