SAN FOCA- Sono quattro i nomi che compaiono nell’avviso di conclusione indagini dell’inchiesta che ha portato al sequestro dello stabilimento balneare “Zenzero Beach ” , ex Fontanelle a San Foca, lo scorso maggio. Si tratta del titolare del lido e committente dei lavori Andrea Mascali (difeso dall’avvocato Massimo Pagliaro), di Salvatore Petrachi, dirigente dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Demanio del comune di Melendugno, del geometra Angela De Giovanni, tecnico istruttore del comune di Melendugno (difesi dagli avvocati Alberto Durante e Riccardo Giannuzzi). E poi c’è la posizione marginale di un altro indagato, all’epoca responsabile dell’ufficio tecnico di Vernole, incaricato del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche. Secondo le indagini coordinate dal pm Maria Vallefuoco gli indagati avrebbero a vario titolo realizzato interventi edilizi in mancanza di permessi a costruire e in difformità dei nullaosta ottenuti su un’area tutelata. Le opere realizzate sarebbero state del tutto nuove per ubicazione, dimensioni, forme e materiali utulizzati, senza rilascio del titolo demaniale e in contrasto con la destinazione d’uso dell’area perimetrata soggetta alla tutela del vigente Pptr che autorizza interventi di facile amovibilità che non compromettano gli elementi naturali e il carattere dei luoghi. I sigilli erano stati posti lo scorso maggio dagli uomini della Polizia Provinciale che aveva eseguito un sequestro preventivo.