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SS275, consiglio di fuoco a Tricase

TRICASE- Ci sarà l’intero Capo di Leuca al Consiglio comunale convocato per il pomeriggio a Tricase. E il tema, d’altronde, lo richiede: per un consulto sul progetto per il secondo lotto della statale 275 sono stati invitati parlamentari, assessori e consiglieri regionali, tutti i  sindaci da Montesano a Gagliano, le associazioni tricasine e i comitati pro e contro la 275. In cassaforte c’è già un risultato: la riduzione a due corsie dalla zona industriale tricasina fino a Leuca. Ma il sindaco Carlo Chiuri è messo di fronte ad un aut aut: scegliere se far transitare la futura statale a est o a ovest del centro abitato. Non è decisione semplice: buona parte della popolazione, che nel pomeriggio è pronta a farsi sentire, non vuole affatto che la 275 prosegua, ma che dopo Tricase venga messa in sicurezza l’arteria esistente, al massimo bypassando i borghi attraversati attraverso delle circonvallazioni più leggere. Scelte che si potrebbero fare con maggiore consapevolezza se si conoscessero i volumi di traffico in quell’area, dati che però, come rimarcato dal parlamentare Diego De Lorenzis, componente della commissione Trasporti della Camera, non vengono resi noti da Anas e Fse, che pure li avrebbero.

A premere c’è la Regione. L’assessore regionale Giovanni Giannini ha già fatto sapere, come anticipato da Telerama, che se Tricase non deciderà in poco tempo sarà Bari a farlo al suo posto, ascoltando gli altri sindaci, che in maniera compatta si sono già schierati per il tracciato a ovest del centro abitato tricasino.

Altro argomento di cui istituzionalmente non si è ancora discusso e che sarà affrontato  durante il Consiglio di oggi  riguarda l’impatto nel segmento che più sarà sacrificato, indipendente da se e come la strada proseguirà a sud: è il terzo stralcio del primo lotto, i 5,3 km dal Mercatone Uno all’ex calzaturificio Adelchi, ricadenti nei comuni di Montesano, Andrano e Tricase, gli unici previsti a quattro corsie e completamente su nuova sezione, con trincee, ponti e complanari. Su quel primo lotto Anas vuole fare in fretta, pubblicare la gara d’appalto a gennaio. Ma prima ci sono altri due passaggi: il Consiglio superiore dei Lavori pubblici deve fornire il suo parere, atteso per la fine di questo mese, e poi il Cipe deve approvare il progetto definitivo, di cui l’esecutivo sarà solo un dettaglio. Per provare a mitigare l’impatto qui bisognerà decidere in fretta. Almeno su questo.

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