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Cosmi a Piazza Giallorossa: “Lecce è un posto da serie A”

LECCE – Emozioni forti, ricordi indimenticabili, il suo Lecce resterà sempre nel cassetto dei momenti più belli nonostante una retrocessione beffarda e poi, i suoi tifosi e l’esperienza indimenticabile… Serse Cosmi, uno dei più  amati ex allenatori a Lecce, ha parlato ai microfoni di Piazza Giallorossa in un’intervista telefonica, ed ha iniziato proprio da Verona, dall’ultima gara dei giallorossi, lui era lì:

“Ero andato a Verona prima di tutto per assistere ad una bella partita e avevo la curiosità di vedere questi due mie ex giocatori confrontarsi in campo, poi strada facendo mi sono ricordato che a Verona il mio Lecce aveva giocato la sua ultima gara di A, la gara dell’epilogo amaro sotto l’aspetto del risultato ma credo di poter dire che rimarrà nella storia del calcio italiano perché difficilmente si vede una squadra retrocedere con tanto dolore ma con tanta passione e riconoscenza. La partita invece è stata una buna partita, piacevole rivedere il Lecce in B,  sono contento per  i tifosi e per la società che ha grande merito per quello che ha fatto in questi anni e poi sono contento per Fabio che ci ha messo del suo ed ero convinto che Lecce potesse essere la piazza giusta per lui, e questo inizio lo sta confermando. Posso dire con sincerità che ho visto una squadra libera mentalmente che vuol giocare a calcio che ha delle idee ed ha giocatori che mi hanno ben impressionato, Palombi, La Mantia, Mancosu, Petriccione.  Forse è meglio non pensare a qualcosa di grandissimo ma il Lecce può pensare a fare un campionato senza guardare la parte bassa della classifica”.

Infine, emozionato, ha parlato del suo rapporto viscerale con i tifosi e con il Salento, terra magica, così come ama definirla:

“Quello che in pochissimo tempo è riuscito a darmi Lecce è stato impossibile trovarlo altrove, ho capito subito che era ed è una terra magica e di conseguenza tutto quello che facevo nasceva dal rapporto con la terra, mi sono sentito da subito non dentro il progetto calcistico ma dentro sotto l’aspetto della vita. In questi sei anni ogni volta che finivano le partite mi informavo subito sui risultati del Lecce perché volevo che tornasse  a vivere almeno la serie B; Lecce non è un posto da B ma da A e tornerà il prima possibile in quella categoria”.

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