LECCE (di M.C.) – Un avvio di campionato positivo quello del Lecce di Liverani che dopo sei anni di purgatorio in serie C ha ritrovato la B e ha iniziato col piede giusto nonostante un calendario per nulla semplice; in sei giornate ha pareggiato con Benevento, Salernitana e Cittadella, ha vinto con Venezia e Livorno e perso con l’Ascoli totalizzando 9 punti in classifica. E nel tour de force con Venezia, Livorno e Cittadella, in una settimana, ne ha totalizzati 7. Ne ha parlato Lorenzo Venuti ospite a Piazza Giallorossa su TeleRama:
“Per una squadra come la nostra che ha l’obiettivo di salvarsi fare così tanti punti all’inizio da neopromossa non è affatto facile, la B è difficile, in B nulla è scontato, poi farne 7 in 7 giorni è un buon bottino e dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno”.
Questo nuovo Lecce ha nel DNA una mentalità offensiva che punta sul palleggio ma è spesso capitato di essere stati rimontati negli ultimi venti minuti, Venuti però è convinto, bisogna stare tranquilli e continuare così:
“Il gioco che cerchiamo di esprimere è basato sul palleggio, sul possesso palla, sul divertirsi e far divertire chi ci guarda e quando viene meno la lucidità e perdiamo nella qualità della tecnica qualche difficoltà la teniamo, non dobbiamo fasciarci la testa sul fatto che subiamo gol nel secondo tempo invece del primo, sono cose che ci stanno, in B ci stanno; più si sale di categoria più paghi gli errori, così è. bisogna stare tranquilli e continuare così”.
Venerdì il Lecce scende in campo al “Bentegodi” contro un avversario ostico che punta alla promozione diretta e Venuti indica la via, divertire muovendo la classifica:
“Giocare contro il Verona è sempre una bella emozione, per la loro storia e soprattutto per la squadra che hanno fatto e per gli obiettivi che hanno, si respira aria di serie A; quindi le aspettative sono alte, la speranza è che sia una bella partita, e come ha detto il mister dobbiamo divertirci e divertire chi guarda la partita e magari portare a casa qualcosa di importante”.
Infine arrivano buone notizie dall’infermeria. Petriccione e Vigorito hanno ripreso a lavorare con i compagni; soltanto il lungodegente Riccardi continua a seguire un programma personalizzato.