CURSI – L’ultimo addio in un lungo applauso. Piange Cursi che nel pomeriggio si ferma per l’ultimo saluto ad Andrea e Franco Marti e Maria Assunta Quarta, morti per mano del vicino di casa Roberto Pappadà venerdì scorso.
Stanco delle discussioni per il parcheggio, il 57enne ha confessato di aver premeditato il folle gesto che nelle scorse ore ha portato l’intero paese a stringersi in un unico abraccio nella chiesa madre, in Piazza Pio XII.
Sono increduli i cittadini, distrutti gli amici e i famigliari che all’arrivo delle bare, in mattinata, hanno rotto il silenzio urlando “maledetto”, rivolgendosi idealmente al responsabile di tanto dolore.
C’erano tutti, un intero paese di poco più di 4mila anime, e non potevano mancare gli amici motocliclisti di Andrea. Il loro ultimo saluto è stato rock.
A celebrare i funerali il parroco di Cursi, don Luigi Gualtieri: “Venerdì scorso -ha detto- sono scese le tenebre su tutta la comunità”.
La navata della chiesa è gremita. Il paese stenta ancora a credere all’accaduto, restando accanto a quello che resta di una famiglia ormai distrutta in una sola folle notte
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