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Brucia la litoranea adriatica, vicino alle Cesine. Wwf: “un disastro”

LECCE- Brucia tutto. Brucia la vegetazione, bruciano anche gli animali. Brucia un pezzo di territorio delicatissimo, preziosissimo. E’ una zona a protezione speciale ed è anche area Sic, sito di interesse comunitario, quella che è stata divorata dall’incendio che si è scatenato in mattinata lungo la litoranea adriatica, sulla strada provinciale San Cataldo-Otranto, a due chilometri a sud rispetto al perimetro della riserva delle Cesine. L’oasi è stata risparmiata solo per un motivo: il vento di tramontana ha spinto le lingue di fuoco verso sud.

Ingenti, comunque, i danni a bosco, macchia e canneti e anche alle specie animali che popolano la zona. “E’ un incendio assolutamente grave, un disastro – dice Giuseppe De Matteis, responsabile Wwf della Riserva delle Cesine -. Ha interessato gran parte del canneto, con le conseguenze importanti sull’habitat. Si pensi alle testuggini di palude, visto che da poco è avvenuta la schiusa delle uova, o agli uccelli, nella fase di migrazione con arrivo e partenza di un bel po’ di specie”.

L’allarme è stato lanciato alle 9 dal proprietario di un lido della zona. Il rogo è partito, infatti, dalla zona Strada Bianca, dalla parte interna rispetto agli stabilimenti balneari. Palude, acquitrini a cui è difficile avvicinarsi con le auto. Questo fa presupporre che molto probabilmente si tratta di un atto doloso: difficilmente qualcuno era di passaggio e avrà gettato a terra un mozzicone di sigarette. Gli amministratori di Vernole, però, sperano ancora che non sia così.

Per ore sono state impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco, dell’Arif e Protezione civile. Impiegati anche i mezzi aerei per i getti d’acqua, per provare a contenere la furia del fuoco, devastante come non si vedeva da tempo e come documentato in questa immagine dall’alto. Necessaria anche l’interdizione al traffico della tratta San Foca-Otranto in entrambi i sensi di marcia. Un saluto all’estate terribile per il Salento.

L’incendio, che sta interessando circa venti ettari di terreno, ha richiesto l’’intervento di tredici squadre di Vigili del Fuoco del Comando di Lecce tra cui i distaccamenti VV.F. di Veglie, Ugento e personale venuto di rincalzo dal Comando VV.F. di Brindisi. Sul posto Un Direttore delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.) dei Vigili del fuoco, sta coordinando l’attività di spegnimento dei mezzi aerei intervenuti sul posto, due Canadair e due Fire Boss. Due Funzionari del Comando VV.F. di Lecce stanno coordinano le operazioni a terra dal Posto di Comando Avanzato (PMA-UCL), sulle due direttrici del fuoco attivo. In totale stanno operando 37 unità con 12 mezzi terrestri tra cui APS (Auto Pompa Serbatoio), ABP (Auto Botte Pompa), UCL , AS (Autoscala) più i mezzi aerei provenienti da Roma e da Grottaglie. Gli operatori VV.F., che stanno attaccato ben tre distinti fronti di fuoco, riuscendo a bloccare l’avanzata del fronte Nord (San Foca), stanno lavorando sui fronti Sud ed Ovest per lo spegnimento dei focolai e fronti attivi, nonché per la salvaguardia  di alcune abitazioni che potrebbero essere coinvolte in caso una propagazione dell’incendio.

 

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