LECCE- All’indomani dell’accaduto, la Polizia sta guardando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Visto il fuggi fuggi generale all’arrivo delle forze dell’ordine, è soprattutto da quei fotogrammi che potrebbero arrivare volti, nomi e risposte. Intanto il giovane ferito nella maxi rissa scoppiata davanti alla stazione ferroviaria di Lecce è in un letto d’ospedale, ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica del Vito Fazzi di Lecce. Se la caverà, sta meglio: i medici si sono espressi con una prognosi di 15 giorni. Gli è andata benissimo, il taglio alla gola poteva essere fatale. La vittima è un ragazzo di 23 anni, nigeriano. Chi lo ha ferito lo ha fatto usando una bottiglia di birra rotta. Solo per puro caso il taglio non è stato più profondo e non lo ha ucciso. Le indagini proseguono dunque spedite ma, al momento, non è stata fermata nessuna delle 20 persone -tante erano secondo i testimoni- coinvolte nella mega zuffa sfociata nel sangue all’angolo tra viale Oronzo Quarta e via Don Bosco. L’ennesima rissa in zona, l’ennesimo ferimento. E non di notte, ma in prima serata, intorno alle 20,40. In pochi secondi, dopo la fuga di tutti all’arrico di Polizia e carabinieri, si è creato un capannello di persone, mentre una ragazza, disperata, assisteva l’amico sanguinante fino all’arrivo dell’ambulanza. È solo l’ultimo di una lunga serie di simili, violenti episodi che si sono verificati e si verificano sempre nei pressi della stazione, da molti ormai definita “terra di nessuno”, con i residenti a dir poco impauriti e, ormai, esasperati.
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