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Hater senza scrupoli: “Se muore Lele sono felice”. E il Web si ribella

LECCE – “Ho letto che il chitarrista dei Negramaro ha avuto un’emmoragia cerebrale. E io che pensavo che oggi era una giornata di m***”. Questa frase, che in poco tempo ha scatenato l’ira e l’indignazione del web, è riferita ad Emanuele Spedicato, il chitarrista dei Negramaro da lunedì ricoverato al “Fazzi”, colpito da emorragia cerebrale.

Mentre lui, Lele, in terapia intensiva lotta per tornare sul palco insieme alla sua amatissima band, a scrivere sul suo profilo fb è un hater. Il popolo del web passa subito all’attacco: prima tenta di capire la motivazione di tanto odio gratuito, poi si arrende. Sì, perchè non contento l’hater continua a sostenere anche in queste ore la sua tesi: “Sò contento che abbia avuto un’emmorragia -risponde a chi lo invita a vergognarsi e fare un passo indietro- oh, sarò libero di essere contento se uno sta male”. E ancora “Se una persona che non mi piace schiatta, io sono contento”. E dopo poco spiega “io sono felice se muore uno che per me fa musica di mer***”.

Pittosto che pentirsi, l’utente rincara la dose facendo appello alla libertà d’espressione che i social, di fatto, concedono proprio a tutti.

Le sue parole, che da subito non sono passate insosservate, finiscono anche nelle mire di Selvaggia Lucarelli, che in un lungo post lo attacca duramente. «Il problema -scrive la Lucarelli-  è che un adulto mediamente evoluto come lui, rispondendo a chi gli fa notare quanto sia stato becero e gratuito, ritenga che non si possa giudicare una persona per quello che scrive su internet. (LO SCRIVE LUI). La solita distorsione della realtà -prosegue lei- Il solito problema dell’ignoranza nel ritenere il web un mondo parallelo, una zona franca, un non luogo in cui si può essere altro, in cui si può essere la parte peggiore di sè, perché tanto mica è la realtà. Invece qui e lì sono la stessa cosa e se non l’hai capito dopo un decennio di fb, hai un problema serio. Sono LA STESSA COSA con la differenza che nel bar sotto casa gli amici, i parenti, le persone che vogliono bene a Lele non hanno possibilità di ascoltare le tue idiozie. Qui le leggiamo tutti, compresi (potenzialmente) loro. E immagino -conclude – che il nostro eroe del giorno, se quegli amici, quei parenti, fossero seduti al bar, se ne starebbe ben zitto. Se vi piace la provocazione, almeno assumetevi il rischio di un pugno in faccia».

Intanto nel bollettino diramato dalla Asl ieri i medici si sono detti ottimisti, certificando un lento miglioramento delle condizioni del chitarrista. A lui sono dedicati ogni giorno post di fan, attestazioni di stima dal mondo dello spettacolo e della politica, preghiere. Dal palco ieri sera a Copertino anche una dedica dei Boomdabash: una canzone, per ricordargli che il palco lo aspetta. Perchè dopo l’assolo più importante della sua vita, in ospedale, Lele sul palco lo aspettano tutti.

E.Fio

BOLLETTINO MEDICO ORE 15:

Le condizioni di salute del paziente Emanuele Spedicato sono stazionarie. I sanitari del reparto di Rianimazione dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce continuano nel monitoraggio dei parametri vitali del paziente e dell’evoluzione della grave patologia che lo ha colpito.

La prognosi è tuttora riservata. Saranno necessari diversi giorni per poter valutare gli sviluppi del quadro clinico neurologico, per cui i sanitari ritengono opportuno rimandare ad un momento successivo ogni ulteriore comunicazione.

 

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