LECCE- In 15 giorni bloccheremo Tap: la fake promessa elettorale del movimento cinque stelle che “delega” Salvini a comunicare ufficialmente che il gasdotto ci sarà come assicurato al già premier inglese Blair anche consulente, per alcuni anni, della Trans Adriatic Pipeline.
“Ritengo fondamentale che gli italiani possano pagare bollette meno care. Rispetteremo ambiente e ulivi, ma i benefici del Tap sono superiori ai costi. L’Italia non deve essere spettatrice della partita energetica. C’è un piano energia a cui stiamo lavorando”. Così il vice presidente del consiglio Matteo Salvini dopo l’incontro con l’ex Premier inglese Blair gia consulente proprio della Trans Adriatica Pipeline. Non c’è ragione che tenga ed è chiara la strategia del movimento cinque stelle di far parlare il ministro della Lega non potendo dir loro una parola dopo quelle dette nel 2017 e nel 2018 dal leader Di battista dall’attuale Ministro Lezzi: se al governo bloccheremo Tap in 15 giorni. Intanto da venerdì a domenica il Primo Ministro Conte sarà in Puglia ed il 7 a Ceglie e malgrado le richieste da Melendugno nulla è dato sapere sulla sua eventuale visita al cantiere. Visita che presumibilmente non ci sarà con la scusa del protocollo e dell’agenda piena ma che conferma il gioco delle parti tra il movimento dei grillini è quello leghista. “Occorrono più strade ed infrastrutture” per Barbara Lezzi ma per ora di certo ci sarà un gasdotto con buona pace del movimento No Tap ed in chi ha creduto che l’avvento del nuovo governo significasse una nuova modalità di rappresentare le esigenze dei territori. A conferma dei grandi interessi che ruotano intorno al progetto la rilevanza su tutti gli organi di informazione internazionali dell’incontro tra Blair e Salvini proprio per parlare di Tap
