Due dipendenti Lupiae scrivono Salvemini: “Qualcuno prima o poi doveva alzare il tappeto e vedere la polvere”

LECCE – Il Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini sul suo profilo facebook, pubblica le lettere ricevute in privato da due dipendenti Lupiae.

“C’è chi mi scrive per manifestarmi fiducia e sostegno – scrive il primo cittadino – e lo fa essendo parte in causa. queste le due lettere ricevute”.
“In questo momento particolarmente agitato della politica “liquida”, sento di volerLe manifestare la mia solidarietà per quanto sta accadendo negli ultimi mesi all’interno dell’Amministrazione Comunale, che Lei rappresenta. – si legge – Parlo da cittadino che non conosce bene i “numeri” ma che dopo circa diciotto anni di privilegiato lavoro presso gli uffici comunali a servizio della cittadinanza, ha potuto cogliere tante anomalie gestionali, non ultime quelle legate al controllo della partecipata Lupiae.Io, come anche molti amici e colleghi, colgo nel suo operato un senso di serietà e concretezza che da tempo mancava.
Certo lo spettro del ricorso all’istituto del predissesto un po’ spaventa tutti, cittadini, dipendenti dell’Ente e delle partecipate… ma non commetterei mai l’errore di considerare il Suo lavoro (e quello degli altri amministratori pubblici) così superficiale da non contemplare ogni eventualità.
“Caro Sindaco – scrive il secondo dipendente – qualcuno prima o poi doveva avere il coraggio di alzare il tappeto e vedere la polvere che vi era nascosta sotto. Forse sarò uno di quelli che finirà a casa…. Forse resterò in azienda (sempre se l’azienda resterà in essere). Con le lacrime agli occhi e la consapevolezza che prima o poi questo momento sarebbe arrivato…. La stessa consapevolezza che non potevamo fare gli “istruttori amministrativi” … La stessa consapevolezza che tutti (dirigenti, politici, impiegati comunali) ignoravano”.

 

 

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