CAVALLINO – Sono arrivati a bordo di una moto, entrambi con il volto coperto da caschi integrali. Uno di loro è rimasto fuori, con il motore acceso. L’altro è entrato all’interno e con un grosso martello ha infranto le vetrine. Era armato anche di pistola. Così ha agito la coppia di banditi che ha seminato il panico, in mattinata, alle 9.40, nella galleria Leclerc di Cavallino. E ancora una volta nel mirino è finita la gioielleria Bluespirit, posta all’ingresso. È la terza violenta rapina che subisce in poco più di un anno.
Tutto è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza, filmati ora al vaglio del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo e Norm della Compagnia di Lecce. E’ bastata una manciata di minuti per arraffare i gioielli e darsi alla fuga con la stessa moto con la quale i due malviventi erano arrivati, poi dai carabinieri rinvenuta carbonizzata nelle campagne di Galugnano.
Attimi, si diceva. Due minuti, non di più. Paura vera. Due donne sono state soccorse dal 118, giunto sul posto per placare i loro stati di agitazione. Non ci sono stati fortunatamente feriti. I carabinieri della Scientifica hanno effettuato i rilievi e stilato l’inventario, per poter quantificare poi il bottino.
Il 27 marzo scorso, la stessa gioielleria era stata depredata da quattro banditi armati e incappucciati, con indosso tute bianche da lavoro: hanno puntato una pistola contro la commessa, poi hanno infranto le vetrine e rubato i gioielli.
L’ 8 maggio 2017, sempre lì, altri quattro malviventi armati di fucili a canne mozze e pistole hanno fatto irruzione come delle furie, nel primo pomeriggio, prima di fuggire a bordo di un’Alfa 147 scura, anche questa trovata poco dopo in fiamme subito dopo lo svincolo per Monteroni della Tangenziale Ovest.
