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Gallipoli non si tocca: stop alla città bella come capro espiatorio del fallimento

GALLIPOLI – Arriva dritto al sodo il sindaco Stefano Minerva: la sua Gallipoli, d’ora in poi, sarà tutelata anche in sede legale a fronte di affermazioni “diffamatorie -incalza- e assolutamente non corrispondenti al vero”. La definisce una vera e propria macchina del fango quella che quest’estate ha travolto la perla dello Ionio: qualcuno ha scritto che è passata di moda, qualcun altro che l’era del “tutto pieno” sia ormai tramontata anche per colpa di un’amministrazione assente. Una spina nel fianco dopo l’altra che non ha lasciato indifferenti.

E così è arrivato il tempo di dire “basta”. “Nessuno tocchi Gallipoli” è il titolo della conferenza stampa che si è tenuta in mattinata nella sala riunioni del Comune. A partecipare anche Stefano Carlino, Rappresentante della Categoria Case Vacanza; Giuseppe Coppola, di Confindustria Sez. Turismo e Matteo Spada, dell’Associazione Commercianti e Imprenditori di Gallipoli.

“Facciamo quadrato per salvare Gallipoli” aveva detto nel suo ultimo editoriale il Direttore di TeleRama Vernaleone. Una provocazione che non ha lasciato indifferenti i diretti interessati, imprenditori e amministratori, pronti a fare muro compatto. “Il diritto di cronaca è un conto, denigrare per partito preso è ben diverso” ha concluso. Poi, il pensiero non può che andare anche alla chiusura di lidi e locali serali, l’ostacolo più grande che la città si è ritrovata a fronteggiare.

Dunque si fa fronte Comune perchè nessuno, d’ora in poi, tocchi Gallipoli.

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