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La passione di Merine per “lu ranu”: la storica sagra si tinge di giallorosso

MERINE – Dalla mietitura sui campi alla lavorazione delle farine fino alle delizie approdate sulle tavolate. La passione di Merine per il grano è un filo rosso che tiene legata una storia lunga 26 anni, tanti quanti quelli della Sagra te lu Ranu.

Taglio del nastro venerdì 20 luglio, sul sagrato della chiesa in piazza Maria Santissima Assunta, alla presenza di tanti bimbi e delle istituzioni. Un elogio al cereale re delle tavole del Mediterraneo, declinato nei tanti diversi piatti preparati con maestria dalle casalinghe del posto: “pasta fatta a casa”, “ciceri e trie”, “ranu stumpatu”, “muersi”, “frise ncapunate”, “pittule” e tanto altro ancora. Con la novità assoluta di questa edizione, i due “Menù Anticrisi”. Perché se la sagra è per tutti allora è ancora più festa.

Fino a domenica 22 luglio, Merine sarà comunità aperta a migliaia di visitatori. Lungo e minuzioso il lavoro organizzativo svolto dal Comitato Festa Patronale e Sagra te lu Ranu, perché l’amore per il territorio viene espresso in ogni dettaglio.

Quest’anno un omaggio in più, quello ai colori giallo-rossi e ai successi calcistici dell’ U.S. Lecce, tornata in serie B.

Musica come accompagnameto in questa esperienza, con tanti gruppi di pizzica e non solo, oltre alla seconda edizione del concorso a tema “Comu era nna fiata”, per rendere più ricco il programma.

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