
LECCE – Le radici ben affondate nella terra portano sempre un buon frutto. Un messaggio universale quello cristiano, rilanciato venerdì pomeriggio nella sala convegni Don Tonino Bello, in Piazza Duomo a Lecce. Nel confronto, organizzato dal Popolo della Famiglia, si parte dalle origini, si approda all’oggi. Un periodo storico, questo, che mette a dura prova anche i valori più saldi. Da dove ripartire dunque? “Rispolverando quelle certezze, quelle tradizioni, quei capisaldi che -ha rimarcato il Vescovo di Lecce, Michele Seccia– rappresentano l’unica vera bussola alla quale affidarsi nella tempesta”.
Qualunquismo significa sedere sulla comoda poltrona del giudice dimenticando di guardarsi dentro, di tendere la mano. “Una lezione che, primo tra gli altri, Benedetto Da Norcia ha messo in pratica in tempi di crisi -ha spiegato Gianfranco Amato Presidente dei Giuristi per la Vita e Segretario Nazionale del Popolo della Famiglia– Oggi quella stessa lezione dovrebbe essere rispolverata“.
Ma rispolverare non significa soltanto saper predicare ciò che è giusto. Significa saper mettere in pratica nel quotidiano, saper tendere la mano partendo dal proprio piccolo. È di realtà che testimoniano valori come l’altruismo e la condivisone che si ha bisogno. “Perchè la vera sfida -ha spiegato il Presidente dell’Associazione “Cuore Amico, Progetto Salento Solidarietà”, Paolo Pagliaro– è proprio quella di rendere attuale un messaggio che pur partendo da lontano è destinato a non tramontare e questo dipende solo da noi. Del resto le radici del cristianesimo -ha spiegato- nel Salento, secondo alcuni studi, risalirebbero alla predicazione dell’apostolo Pietro, che per raggiungere Roma da Antiochia passò proprio da qui. Questa terra, baluardo della cristianità da sempre, ha continuato ad esserlo anche fronteggiando l’invasione turca. Dallo sbarco a Roca all’invasione di Otranto, lì dove furono in tanti i martiri a sacrificare la propria vita per difendere questi valori. Oggi spetta a noi tramandarli, partendo anche da piccoli-grandi gesti solidali, come l’esperienza di Cuore Amico dimostra“.
Il messaggio lanciato all’unisono è chiaro: le radici sono il punto di partenza, prendersi cura dei germogli è l’impegno che ogni giorno dovrebbe assumersi ciascuno di noi, partendo dai piccoli gesti.
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