LECCE- Assolto perché il fatto non sussiste. Si chiude così la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto l’ex senatore Vincenzo Barba accusato di aver effettuato un prestito con tassi usurai. L’inchiesta prese il via nel 2012 con una denuncia presentata da un’anziana donna di Parabita. Secondo il suo racconto aveva chiesto un aiuto economico all’onorevole, al quale era legata da rapporti di amicizia, ed aveva ottenuto da questo la somma di 180mila euro. In cambio avrebbe ottenuto delle procure in bianco che l’onorevole Barba avrebbe opzionato per vendere a se stesso le due abitazioni della presunta vittima. Il valore degli immobili, stando ad una perizia allegata alla denuncia si aggirava intorno ai 400 mila euro. Barba ha sempre respinto ogni accusa, avrebbe solo aiutato la donna in grave difficoltà, pretendendo, poi, la restituzione della somma prestatale. L’ex senatore salentino è difeso dall’avvocato Andrea Sambati, la donna dall’avvocato Maurizio My. Barba ha sempre negato ogni addebito dichiarando di aver agito nella piena legittimità.
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