ROMA – Natali leccesi, classe ’72, dal 2013 senatrice nelle circoscrizione Puglia per il Movimento 5 stelle. Sarà lei, Barbara Lezzi, ad occuparsi del meridione. Lo farà alla guida del Ministero per il Sud del nuovo governo giallo-verde.
Lezzi si diploma nel 1991 all’istituto tecnico Deledda, l’indirizzo è quello per periti aziendali e corrispondenti in lingue estere.
Nel gennaio del 1992 inizia la sua esperienza lavorativa in un’azienda del settore commercio con la qualifica di impiegata di III livello. Nel 2013, 5 anni fa, è eletta senatrice ed entra in commissione permanente bilancio e programmazione economica del Senato, divenendone poi vicepresidente.
Il suo spirito battagliero si palesa sin da subito quando porta sullo scranno di Palazzo Madama il famigerato “apriscatole” con cui Beppe Grillo intendeva “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno”. Quello stesso anno il caso parentopoli coinvolge anche lei: la figlia del suo compagno è nominata portaborse.
Sempre nella scorsa legislatura Lezzi riveste il ruolo di membro della Commissione permanente per le politiche europee.
Quando una recente inchiesta delle Iene fa scoppiare il caso “rimborsopoli” i fari sono puntati anche su un suo mancato bonifico al fondo per le Imprese: 3.500 euro. Lei si giustifica tempestivamente e provvede ad ottemperare alla mancanza in tempi brevi postando le ricevute del versamento anche sui profili social e parlando di un intoppo burocratico in banca. I vertici la “perdonano”.
Conosciuta come la “passionaria grillina”, con di 107 mila voti nelle ultime politiche ha messo al tappeto due big come Massimo D’Alema e la sottosegretaria uscente allo Sviluppo economico Teresa Bellanova.
Adesso spetterà a lei da Roma dare seguito ai cavalli di battaglia della campagna elettorale pentastellata, tra cui la riconversione dell’Ilva di Taranto e il blocco della realizzazione del gasdotto a Melendugno.