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Dall’Inghilterra al Salento, l’archeologo Martin Carver: “Qui ho visitato posti bellissimi, ci tornerei volentieri”

LECCE- Presso il Dipartimento di Beni Culturali, si parla anche di Archeologia medievale in Inghilterra, con l’archeologo Martin Carver. Sotto i riflettori il Sutton Hoo, nei pressi di Woodbridge, ossia il sito di due cimiteri anglosassoni del VI e VII secolo, uno dei quali conteneva una nave funeraria completa di un gran numero di artefatti di elevato significato archeologico e artistico.

Tale ritrovamento è di primaria importanza per gli storici del periodo alto-medioevale inglese, in quanto getta luce su di un periodo della storia britannica a lungo posto al confine tra mito, leggenda e storia. In particolare, la nave funeraria, probabilmente risalente all’inizio del VII secolo e recuperata nel 1939, è uno dei principali ritrovamenti archeologici in Inghilterra, per le sue dimensioni e per la sua completezza, per la sua importanza come per la qualità e bellezza delle sue suppellettili, e in quanto testimonianza di quel genere di rituale di sepoltura.

Prof. Paul Arthur

Di tutto e questo e di più si è così parlato così in questo prezioso seminario, che al tempo stesso ha dato la possibilità a Martin Carver di poter fare un piccolo tour nel Salento e nel resto della Puglia, scoprendo scenari incantevoli, tanto da aver voglia di tornare qui molto presto. Ma lui non è il solo ad essere rimasto affascinato dal Salento, anche il prof Paul Arthur, da 20 anni ha scelto di vivere qui, tanto da sentirsi ormai un meridionale a tutti gli effetti.

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