BRINDISI- “Lo dobbiamo stuprare, abbiamo i fucili, anche se mi arrestano non me ne frega niente”. Queste solo alcune delle frasi registrate durante intercettazioni telefoniche e colloqui in carcere che testimoniano la pericolosità del gruppo arrestato dalla polizia di Brindisi. Secondo le indagini i due capi e i loro luogotenenti erano intenzionati ad impossessarsi di tutto ciò che nasceva a Brindisi.