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Ancora finti incidenti: in un anno 106 truffe nel Brindisino

BRINDISI – Il modus operandi è sempre lo stesso: si simula un incidente stradale e poi si chiede il rimborso all’assicurazione. Salvo poi finire nella rete dei carabinieri. E negli ultimi anni, i militari della stazione di Villa Castelli hanno acquisito una particolare specializzazione investigativa, tesa a scoprire le truffe finalizzate a conseguire l’indennizzo per sinistri stradali mai verificatisi. Hanno appena scoperto un nuovo caso e denunciato una coppia napoletana: i due, di 49 e 47 anni, entrambi residenti a Villaricca, sono ritenuti responsabili della simulazione di un incidente avvenuto a Sessa Aurunca, in provincia di caserta, nell’ottobre 2017, evento per il quale hanno richiesto il rimborso alla compagnia assicurativa.

Le indagini nascono dalle denunce presentate da un legale del luogo per conto di una compagnia assicurativa con sede a Roma. Periodicamente vengono formalizzate presso gli uffici di quel Comando Stazione, le querele relative a presunti incidenti stradali verificatisi in varie parti del territorio nazionale e denunciati alla compagnia assicurativa con contestuale richiesta di risarcimento. I militari della Stazione, acquisito l’atto giudiziario, interessano il Comando dell’Arma competente per territorio al fine di accertare se il sinistro si sia effettivamente verificato, e eventualmente chi fra le forze dell’ordine sia intervenuto per effettuare i rilievi. Contestualmente, procedono all’accertamento anagrafico circa l’effettiva esistenza dei soggetti coinvolti. Poi interessano la Procura della Repubblica nel cui Circondario sarebbe avvenuto il sinistro. L’Autorità Giudiziaria, esaminata la documentazione, può disporre, se lo ritiene, ulteriori accertamenti di natura tecnica, finalizzati a stabilire se effettivamente i soggetti coinvolti -conducenti, testimoni, infortunati- si trovassero nello stesso luogo nel momento dell’evento.

Il codice penale parla chiaro: è prevista una pena fino a cinque anni di reclusione a chi denuncia un sinistro non accaduto oppure distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativa all’incidente.

Nel solo anno 2017, sono stati segnalati 104 tentativi di truffa e denunciate a piede libero 106 persone. E anche nei primi mesi del 2018 le indagini proseguono con profitto.

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