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Cantelmo, sparisce la targa per Caiaffa. Torna al suo posto dopo la denuncia del padre

LECCE – Nel 2004, un giovane universitario leccese, Daniele Caiaffa, fu ucciso a coltellate davanti a un pub in Romania, dove stava studiando. Per l’omicidio si costituì poco dopo un ventenne del posto. Fu una tragedia che sconvolse Lecce e il Salento, che si strinsero al dolore dei due poveri genitori distrutti.

Nel 2011, con un’apposita delibera, fu intitolata a Daniele la biblioteca delle Officine Cantelmo. Nelle scorse ore il padre del ragazzo, con grande amarezza, si è accorto che la targa non c’è più. Non è stata rubata, è stata tolta dalla sua posizione originaria perché in quegli spazi, nelle officine Cantelmo, non c’è più la biblioteca. Ma nessuno ha avvisato la famiglia.

Dopo la segnalazione del padre a TeleRama, arrivano le scuse delle Officine Cantelmo che fanno sapere di aver già provveduto a rimettere la targa e la foto di Daniele al suo posto, lì dove 7 anni fa era stata apposta durante una cerimonia ad hoc.

Al margine del nostro servizio è intervenuto il vice sindaco Alessandro Delli Noci, bollando l’episodio come “un fatto molto grave. A nome dell’Amministrazione -ha aggiunto -voglio spiegare che l’associazione che gestisce questo spazio ha peccato di superficialità, commettendo un imperdonabile errore. A quest’ultima ho chiesto che la targa venisse immediatamente rimessa al suo posto, oltre ad immaginare attraverso la tecnologia, di cui la stessa associazione si occupa, degli strumenti che tengano vivo il ricordo di Daniele”.

Alle sue scuse hanno fatto seguito quelle delle Officine Cantelmo.”Lo spazio dedicato al servizio di biblioteca -si legge nella nota diramata- dal 2011 ad oggi si è trasformato anche in luogo di lavoro condiviso, dove i principali attori sono i giovani universitari e non, che investono nelle nuove forme di lavoro. La targa non è stata in alcun modo trafugata -fanno sapere ancora- ma solo “incautamente” spostata dall’associazione che collabora con le Officine Cantelmo nella gestione del servizio coworking, durante la fase di riallestimento degli spazi”.

“Episodi come questi -ha commentato la consigliera del Centrodestra, Federica De Benedetto- ci fanno riflettere su come persone come Daniele Caiaffa meritino più di una targa. Meritano di essere portate alla memoria in maniera costante”.

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