LECCE- “Sicurezza: Il cuore del lavoro” è lo slogan che CGIL CISL UIL hanno scelto per il primo maggio. La nostra provincia salentina ha registrato nel 2017 un aumento nelle morti bianche rispetto all’anno precedente. “I dati INAIL – dichiarano congiuntamente i segretari generali CGIL CISL UIL di Lecce, Valentina Fragrassi Antonio Nicolì e Salvatore Giannetto – ci rendono , purtroppo, una situazione allarmante : sui 48 morti sul lavoro a livello regionale ben 23 sono leccesi, 12 in più rispetto all’anno precedente. Un nome per ogni persona nei pensieri di ognuno di noi, un nome che restituisca visibilità, dignità e possa alleviare la rabbia, perché di lavoro, non è tollerabile, che si continui a morire. I dati del 2017 per la provincia di Lecce, a fronte di una lieve riduzione nelle denunce di infortunio (5261del 2017 rispetto a 5369 del 2016) evidenziano, infatti, un aumento nelle nuove patologie derivanti da stress da lavoro correlato, con particolare riferimento al settore terziario. Rimane invece stabile il dato relativo alle malattie professionali .712 rispetto ai 737 casi del 2016) che riguardano, in special modo, i lavori con sovraccarico biomeccanico. Questi dati rappresentano uno spaccato del mondo del lavoro, dove la logica del profitto prevale su quella delle condizioni di lavoro. Un lavoro sempre più connotato da una precarietà dilagante. La cultura della sicurezza, parte da lontano e deve interessare oltre al mondo del lavoro il resto della società includendola con la partecipazione attiva a tutti i livelli”. E’ questo l’auspicio dei sindacati.