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Petrolio, si ricompatta il fronte NoTriv. Sindaci a lavoro: Sos ai parlamentari

SALVE- L’appello del vescovo di Ugento Vito Angiuli non è caduto nel vuoto: inizia a ricompattarsi il fronte noTriv, dopo il silenzio seguito all’ultima richiesta di valutazione di impatto ambientale depositata a fine marzo da Edison per la ricerca di petrolio a 14 miglia a largo di Leuca. Da Salve, Comune da sempre in prima linea, parte la richiesta agli altri sindaci: giovedì 5 aprile, in vista della riunione della giunta dell’Unione dei 7 Comuni del Capo, si discuterà della strategia da adottare.

“La posta in gioco è troppo alta”, ribadisce il sindaco Passaseo. Certo, è una strada tutta in salita: l’esperienza degli ultimi anni ha dimostrato che a nulla sono valse le osservazioni depositate, né i ricorsi ai giudici amministrativi, né la grande mobilitazione “agitata” nel Salento. Eppure, non se ne potrà fare a meno neanche adesso, per quanto la strategia punti a diventare più politica che giuridica.

“Finora abbiamo avuto a che fare con un governo sordo”, è la tesi del sindaco. Le speranze sono riposte nella nuova compagine governativa che dovrebbe approdare a Palazzo Chigi, probabilmente a trazione M5s. Anche per questo parte l’Sos dei municipi alla nuova deputazione salentina, per la gran parte pentastellata. A loro ma non solo, per ritrovarsi uniti al di qua della barricata.

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