LECCE- “Nei giorni di festa non si vendono diritti”. E con questo slogan anche a Lecce si sciopera. Il personale dei centri commerciali è intenzionato a incrociare le braccia a Pasqua e Pasquetta. Quale sarà l’adesione, tuttavia, è ancora presto per dirlo e, visti i precedenti, sembra prospettarsi un flusso considerevole di clienti anche in quelle giornate.
Almeno per il lunedì dell’Angelo, in provincia dovrebbero restare aperti, nella fascia oraria mattutina, la galleria del centro commerciale di Cavallino, Md e la maggior parte dei punti vendita Eurospin. Coin resterà, invece, aperto per tutto il giorno di Pasquetta. Rimarranno chiusi Coop, Mercatone Uno e Metro.
“Nella legge Salva Italia varata dall’allora primo ministro Monti – dicono dalla Filcams Cgil Lecce – si giustificò la liberalizzazione delle aperture nel settore commercio con la previsione di un recupero del 10 per cento sul Pil. Un incremento che aspettiamo ancora dopo 7 anni. Constatiamo invece non solo il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori del comparto, ma anche la perdita del valore sociale della festa, intesa come momento di aggregazione e incontro delle famiglie e come momento di riposo dei lavoratori. Ad oggi constatiamo soltanto continue chiusure di negozi, con conseguenti licenziamenti, e crisi aziendali”.
La Puglia è una delle sei regioni italiane in cui lo sciopero è stato proclamato dai tre sindacati confederali, in segno di protesta contro le aperture ritenute selvagge e a sostegno delle ragioni dei lavoratori iscritti e non, “affinché – spiegano le organizzazioni sindacali – si recuperi una volta per tutte l’essere persone e cittadini, prima ancora che lavoratori”.
