Sanità

HIV: perché è importante eseguire in tempo il test per diagnosticare e prevenire

hiv

Secondo dati ufficiali, ogni anno in Italia almeno 4.000 persone scoprono di essere state infettate dal virus dell’HIV.

Questa sigla, presa in prestito dalla lingua inglese, indica il virus dell’immunodeficienza umana (Human Immunodeficiency Virus) che causa l’AIDS, ovvero una malattia del sistema immunitario. Le persone contagiate vengono spesso indicate, in termini medici, come sieropositive.

Una volta contratta, l’AIDS abbassa le difese immunitarie, rendendo il corpo più facilmente esposto a qualsiasi tipo di malattia nonché alla formazione di tumori.

Sin dai primi casi apparsi agli inizi degli anni ‘80, l’impegno dei ricercatori di tutto il mondo è stato immenso, una volta compresa la gravità della malattia causata dall’HIV. L’AIDS ha avuto una rapida espansione e, nei primi anni di studio, il tasso di mortalità tra chi ne era affetto era del 100%.

Le cause principali erano, e sono ancora oggi, legate principalmente alla sfera sessuale e all’utilizzo di sostanze stupefacenti, nonché alla trasmissione verticale tra madre e figlio e alle trasfusioni di sangue.

Nessuno è realmente esente dai rischi di contagio, che si abbiano rapporti eterosessuali o omosessuali, tra gli uomini come tra le donne.

I numeri in Italia

Si stima che in Italia, a partire dagli anni Duemila, quasi il 90% dei contagi avvenga a seguito di rapporti sessuali non protetti. Infatti, è quando si entra in contatto con liquidi biologici infetti, secrezioni e mucose, oppure quando il proprio sangue entra in contatto con quello infetto, che si espone se stessi al rischio del contagio. Allo stesso modo, l’utilizzo da parte di tossicodipendenti di siringhe già usate da soggetti infetti provoca l’esposizione al contagio da HIV.

È evidente come sia facile prevenire entrambe le situazioni.

Gli ultimi dati ufficiali stimano un numero compreso tra 6.000 e 18.000 per indicare gli italiani sieropositivi non diagnosticati, cioè ignari di essere stati contagiati. Questo li espone a grandi rischi per la loro vita.

Se è vero che negli ultimi anni sono aumentati i casi, è pur vero che sono diminuiti i decessi causati dal virus HIV. Le più recenti cure hanno permesso a molti soggetti sieropositivi di sopravvivere e invecchiare grazie a una diagnosi precoce, fondamentale per poter contrastare il virus prima ancora dell’arrivo dei sintomi. Questi, infatti, possono tardare ad apparire e presentarsi solo dopo molti anni dall’effettivo contagio.

Come mai, nonostante i progressi della medicina, esistono ancora casi non diagnosticati?

L’AIDS è stata, e in parte è ancora, una malattia percepita come conseguenza di una condotta di vita immorale. Il pregiudizio è uno dei motivi che spinge la maggior parte delle persone a ritardare o a non effettuare il test HIV per la diagnosi. Sono in molti, infatti, a non recarsi presso i centri Clinici Diagnostici per effettuare il test HIV per timore di rivelare i propri dati e l’eventuale contagio.

Ecco perché è stato ideato un metodo fai da te che solo 2 italiani su 10 sanno essere disponibile.

Si tratta di kit monouso per il test HIV, acquistabili online su siti come http://www.testhivcasa.com/ e da fare comodamente a casa propria, in modo semplice, rapido e soprattutto discreto.

Il test HIV più veloce al mondo, comodo e facile da usare

Permette in pochissimo tempo di sapere se si è o meno sieropositivi, con una spesa contenuta, una spedizione rapida e nel massimo rispetto della privacy. Economico, eseguibile comodamente da casa quando si vuole e in maniera del tutto indipendente, il test HIV INSTI è perfetto per chiunque, oltre che indolore, dato che richiede soltanto una piccola goccia di sangue prelevata dal polpastrello.

La peculiarità del test HIV a casa è l’affidabilità, grazie alla sua sensibilità del 99,8-100% e una specificità del 99,5-99,8%, seguendo ogni indicazione nel dettaglio.

Per chi è consigliato il test HIV?

In linea generale, ogni persona sessualmente attiva, specie se ha avuto rapporti con diversi partner nel corso della propria vita, dovrebbe eseguire il test HIV per avere la certezza di non essere stata contagiata.

Inoltre, tutte le donne che pensano di voler intraprendere una gravidanza, nel breve o nel lungo periodo, così come i rispettivi partner, dovrebbero eseguire il test per escludere in maniera assoluta qualsiasi rischio per il proprio bambino. Le future madri sieropositive, infatti, grazie a una terapia antiretrovirale, possono quasi azzerare il rischio di contagiare il bambino.

Esito positivo: cosa fare?

Per quanto tale notizia possa far sprofondare nello sconforto, i progressi medici e la qualità della vita di chi è sieropositivo oggi danno modo di affrontare la malattia con forza e coraggio. Il primo passo è quello di sottoporsi a una visita specialistica in un centro che disponga di un reparto per le malattie infettive. Saranno fornite tutte le cure e le informazioni necessarie per affrontare la malattia al meglio, insieme ai test necessari per capire il livello di avanzamento del virus.  Prevenire è meglio che curare.

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