LECCE – “È stato un onore essere il vostro candidato sindaco, lo rifarei mille volte. Oggi però siamo stati traditi da chi è -deve essere- definitivamente fuori dal Centrodestra“. Arriva dritto al dunque il consigliere del Centrodestra Mauro Giliberti, lo fa in una lettera indirizzata in primis ai candidati di “Grande Lecce”: “la forza civica del gruppo non può essere distrutta da chi ha sfruttato i vostri voti -scrive Giliberti – Grande Lecce è stata ferita a morte“.
Ai firmatari del “patto-stampella” al Governo Salvemini Giliberti chiede di uscire definitavamente dalla coalizione tradita: “È un passaggio necessario, anche se addolora me e persone a me vicine -continua- alcune delle quali hanno persino votato una consigliera di Grande Lecce ora ricollocata a sinistra. In campagna elettorale mi sono sentito rappresentato benissimo da una lista come la vostra, lo dico apertamente: la più bella, quella da cui avrei voluto attingere tanto in un’esperienza di governo che non si è purtroppo concretizzata, nonostante il vostro leale e sincero sostegno“.
Il leader del gruppo, Roberto Marti, di tutta risposta dice di non dover dare spiegazioni a nessuno: “si tratta di valutazioni che faremo nelle prossime ore, dubito fortemente che ci sia un cambio di bandiera dei 3 consiglieri, sarei molto deluso“.
Parla di squallida sceneggiata intanto Luigi Mazzei, coordinatore provinciale di Puglia Popolare. “Chi ha scritto il testo della messa in scena finge di non conoscerlo -dice- quello sottoscritto è un patto per la poltrona di cui il sindaco dovrebbe vergognarsi. Chiediamo al già candidato Giliberti di convocare un incontro tra le liste e i consiglieri che lo hanno sostenuto, al fine di chiarire con fermezza che la politica dei due forni che qualcuno vuole usare a suo piacimento non è più accettabile. Chi è di centrodestra lo dimostri con i fatti, chi fa altre scelte sarà fuori oggi, così come domani“.