LECCE – Il sindaco Carlo Salvemini esordisce così: “non costringo nessuno ad un patto per la città, ma non posso incontrare chi ha sempre auspicato il commissariamento”.
Chiude ai partiti non più perchè rappresentativi del vecchio gruppo dirigente ma perchè filo-scioglimento. Poi ribadisce: “il sindaco sono io, il programma non si tocca. Ben venga chi intende dare il suo apporto, ma non sono disposto a modificare o eliminare i punti originari e votati dai cittadini”.
Chiara la risposta alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere di “Grande Lecce “Antonio Finamore ( ospite al Talk lo scorso 20 marzo): “non parlo con Roberto Marti -replica il sindaco- per trovare l’accordo politico dialogo solo con i consiglieri eletti in aula”.