Politica

Malcontento in Forza Italia, candidature sbagliate

LECCE – Non è possibile eleggere con i nostri voti tal Onorevole Vito, campano con otto legislature alle spalle, e lasciare a casa Pagliaro, De Benedetto, Mazzotta o altre espressioni del territorio. Forza Italia leccese, nell’Assemblea Provinciale, chiede il conto al segretario regionale che ha preso parte al tavolo nazionale per decidere i candidati per le ultime elezioni politiche. Il sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, chiede l’azzeramento di tutte le segreterie provinciali e non ultima quella pugliese. Ma prima di questo, proprio Vitali, evidenzia l’ingiustizia subita dal territorio leccese come dire: Pagliaro era capolista nel plurinominale e la De Benedetto non era destinata a Bari, ma la natura leaderistica del partito ha determinato l’ingiusto comportamento a discapito del territorio. Vitali è pronto a mettere in discussione tutto, quasi prevedendo i molti interventi critici, ma chiede di metter tutti dietro le spalle, partendo dalle contrapposizioni, cambiare registro, essere meno referenziali e fare autocritica ma dall’assemblea qualcuno gli grida: “Hai perso anche a Francavilla, cosa parli” ma poi il tutto si seda e continua il dibattito acceso e certamente non referenziale proprio rispetto al segretario regionale che, scrollandosi le colpe ed addossandole alla filosofia berlusconiana, rimarca: se ci fermassimo a cercare le colpe perderemo tempo e daremo a chi ci ha votati un’idea sbagliata. Circa 15 gli interventi critici sulla gestione nazionale rispetto alle necessità dei territori.

 

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