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Lecce, Tabanelli: “Noi forti, ma sotto porta dobbiamo essere più cattivi”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Per Andrea Tabanelli l’esordio in giallorosso non era stato tra i più positivi. Dopo un tempo, nella partita di debutto contro il Catanzaro, Liverani fu costretto a sostituirlo per un problema fisico, facendo temere il ritorno di un passato, neppure tanto lontano, che aveva costretto il giocatore ravennate a convivere con gli infortuni. “Lo stop iniziale mi aveva creato qualche problema – afferma il calciatore romagnolo, 28 anni – adesso ho la continuità giusta negli allenamenti e sto meglio”. L’accoglienza riservata all’ex calciatore del Padova era stata molto calda da parte di Lepore e compagni. “Mi sembrava di essere qui da inizio stagione – ammette -, sono stato accolto con grande entusiasmo e ho trovato un gruppo unito, che ha la forza per raggiungere obiettivi importanti. Ho conosciuto personalmente calciatori che avevo visto giocare in tv e hanno confermato le mie aspettative. Liverani può fare affidamento su tutti”. E il tecnico romano conta anche su Tabanelli, quel trequartista che è stato il primo obiettivo del mercato di gennaio. “Il mister sa trasmettere la voglia di fare calcio – sottolinea -, pone molta più attenzione all’aspetto tecnico, non è da tutti”. Il centrocampista giallorosso sta cercando di recuperare il tempo perduto e ripagare la fiducia della società giallorossa e di Liverani. “Mi chiede di trovare lo spazio giusto tra le linee, di cambiare gioco, sfruttare la mia capacità di inserimento o suggerire l’ultimo passaggio per i compagni dell’attacco – aggiunge -. Il trequartista deve essere bravo a sfruttare le qualità degli attaccanti che ci sono in campo”. Dal Padova al Lecce, da una capolista all’altra, ma con qualche differenza. “Questo girone è più combattuto – sostiene -, il Padova invece non aveva grandi rivali, a parte la Reggiana, che era forse partita anche male. Il Lecce deve, invece, fare i conti con Catania e Trapani che sono attrezzate per vincere il campionato. E’ questa è la più grossa differenza che ho notato”. Un girone più combattuto e equilibrato come confermano i recenti risultati; in casa la formazione giallorossa non vince dal 4 febbraio scorso, vittoria contro il Catanzaro. “Contro il Matera non abbiamo vinto, siamo usciti consapevoli di aver fatto una buona partita – commenta -, abbiamo creato molte occasioni da gol e concesso poco ad una buona squadra, alla fine il calcio è fatto anche di episodi e, a volte, per questioni di centimetri il pallone non entra. L’unico rammarico è non aver avuto la giusta cattiveria sotto porta e non aver portato a casa la vittoria, che ci avrebbe potuto dare anche più tranquillità e più distanza dalle inseguitrici. Gli episodi da rigore possono dare fastidio, ma anche gli arbitri possono commettere errori come noi; noi, tuttavia, dovremo essere essere più forti pure degli svantaggi arbitrali, sempre più carichi e consapevoli della nostra forza”. Intanto la squadra leccese continua a preparare il posticipo di Cosenza, lunedì sera, sul campo di una squadra che avrà nelle gambe anche la partita infrasettimanale di Coppa. “la formazione di Braglia potrebbe risentire delle fatiche di Coppa, – conclude -, ma è un organico attrezzato, con ricambi all’altezza, sappiamo che andiamo su un campo difficile, non bellissimo, ma ci stiamo preparando per affrontare al meglio questa partita”.

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