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Xylella, i risultati della ricerca di Scortichini: se curati gli ulivi tornano a produrre

SALENTO – Gli ulivi infettati da Xylella, Ogliarola Salentina e Cellina di Nardò, se trattati con un composto di zinco e rame complessato con idracidi di acido citrico, tornano a produrre, se abbandonati invece muoiono. È il risultato della ricerca durata 3 anni del batteriologo Marco Scortichini e altri 21 ricercatori.

Dopo una sperimentazione sul campo durata appunto 3 anni, il composto in questione ha ridotto la gravità dei sintomi in entrambe le cultivar. La maggior parte degli alberi non trattati invece è morta alla fine dello studio, mentre tutti gli alberi trattati sono sopravvissuti con un buono stato vegetativo valutato da un indice di vegetazione nella norma.

Stando ai risultati, il contenimento del batterio dunque non comporterebbe necessariamente l’espianto degli ulivi infetti, così come ha imposto l’Unione Europea. Si potrebbe infatti procedere alla potatura regolare e l’erpicatura del suolo con i trattamenti spray primaverili ed estivi a base del composto curativo di zinco e rame.

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