LECCE – Video e audio sorveglianza nelle sedi di guardia medica, sistemi satellitari durante il percorso dell’eventuale visita domiciliare, registrazione di tutte le operazioni, così come già avviene per il 118. Ecco le armi con cui, sperano a breve, i medici si difenderanno da pazienti molesti o violenti. Sono le proposte fatte al tavolo in prefettura a Lecce, al quale hanno partecipato, oltre al prefetto Palomba, il direttore generale della Asl Ottavio Narracci, i vertici delle forze dell’ordine e il presidente dell’Ordine dei Medici Donato De Giorgi. L’incontro è stato convocato dopo il terribile episodio in cui una dottoressa ha subito un tentativo di stupro durante una visita domiciliare. Auspicabile anche l’accorpamento dei presidi, in modo che un medico non lavori mai da solo, ma sempre almeno con un collega.
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