Politica

Reazioni. Il M5S stappa incredulo, il PD contro Emiliano. Nel Centrodestra esulta la Lega

SALENTO – Brinda quasi incredulo il M5S salentino mentre da destra a sinistra il silenzio dei big è quasi tombale, ed è difficile dire se prevalga lo sconcerto o l’imbarazzo.

“Parte della mia Terra era definita il granaio della destra. Un’altra parte, invece, era il feudo della sinistra. Ora è libera ed ha scelto il coraggio della buona politica”. Lo sostiene Barbara Lezzi che a metà mattina su facebook ringrazia per l’esito della competizione elettorale che in Puglia l’ha vista trionfare nelle fila del Movimento 5 Stelle su Massimo D’Alema (LeU) e sul viceministro uscente Teresa Bellanova (Pd) nel collegio salentino di Nardò. “Sono emozionata, commossa ed onorata. Quasi senza parole. Anche il mio collegio uninominale -sottolinea la cinquestelle- definito difficile visti i miei avversari (D’Alema, Bellanova e Cariddi) ha visto un risultato straordinario in favore del M5S”. “Ora è il momento di concentrarsi solo ed unicamente sul bene del Paese. Testa bassa -conclude Lezzi- e molto molto lavoro”. Un commento, questo, perfettamente in linea con quello del consigliere pentastellato a Palazzo Carafa Fabio Valente che durante la lunga maratona elettorale di TeleRama aveva parlato del “giusto premio ad una proposta politica sicuramente più presente sul territorio e meno incancrenita rispetto a quella tradizionale”. Intanto il Senatore leccese Maurizio Buccarella, coinvolto nello scandalo rimborsopoli, nelle stesse ore ha formalizzato la rinuncia alla proclamazione. Potrá poi scegliere se confermare la rinuncia al seggio o presentare le dimissioni dal M5S e proseguire la legislatura nel gruppo misto.

Il primo a rompere il silenzio del Partito Democratico è invece il segretario regionale Marco Lacarra. Se sul risultato locale abbia pesato la contrapposizione tra il governatore di Puglia Michele Emiliano e il segretario nazionale Matteo Renzi “è difficile dirlo -continua Lacarra- anche se -àaggiunge- gli scontri non pagano mai in termini di consenso. Le fazioni, che ovviamente si creano, sono sempre un fatto negativo”. Dai toni sommessi anche il primo commento a caldo, nella notte, di Dario Stefano candidato al Senato nel Collegio uninominale Lecce – Francavilla (Puglia 5) e come capolista al collegio plurinominale Puglia Sud. “È evidente che il vento a 5 stelle ce lo aspettavamo, un dato che al Sud assume connotati importanti. A mio avviso quella pentastellata -ha aggiunto- non è una proposta credibile, attendo di conoscere i volti dei candidati, ad oggi perfetti sconosciuti”. A monitorare lo spoglio nella sede del Pd leccese in Via Tasso, a partire da mezzanotte, ci sono anche i Big: Salvatore Capone e Teresa Bellanova. Presenti sì ma totalmente trincerati nel silenzio. La Viceministro allo sviluppo economico solo in tarda mattinata si espone in una nota stampa e non le manda a dire: “molti di noi in Puglia, parlo anche a titolo personale, hanno avuto di fronte non solo i naturali avversari politici ma anche esponenti del proprio partito. Il che ha danneggiato il nostro lavoro e disorientato pesantemente il nostro elettorato”. Chiaro il riferimento alle posizioni del Governatore Emiliano.

Nella coalizione del Centrodestra, infine, le reazioni sono nettamente contrastanti. Durante la notte, quando il quadro inizia a delinearsi, atmosfera tetra nel comitato elettorale leccese di Fratelli d’Italia. Perrone e Congedo scelgono di non commentare. Canta vittoria Rossano Sasso segretario regionale della Lega-Salvini Premier in Puglia: “la Lega c’è ed è pronta a trainare il centrodestra anche in Puglia” dice, in linea con la soddisfazione espressa dal segretario provinciale Leonardo Calò.

Sofddisfatto anche Luciano Cariddi (Noi con l’Italia): “il risultato delle urne, per quanto mi riguarda, è comunque al di sopra delle aspettative iniziali. il mio collegio è uno di quelli che ha tenuto meglio testa a questa ondata pentastellata”.

Per Forza Italia Paolo Pagliaro, dall’ufficio di presidenza nazionale degli azzurri, parla di un ” risultato di cui bisogna essere particolarmente fieri perché è arrivato nonostante le difficoltà e la mancanza di rappresentanti territoriali nelle liste, infatti -aggiunge-non abbiamo un solo parlamentare eletto”. Dura Adriana Poli Bortone, secondo cui “la disattenzione verso il Mezzogiorno ha generato una ribellione indirizzata verso il qualunquismo, di un movimento che affida il futuro del Mezzogiorno alla peggior forma di assistenzialismo e improduttività: il reddito di cittadinanza”.

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