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Fogna nelle Marine: l’Ok della Giunta neretina

NARDO’- Il progetto per la rete fognaria nelle marine riceve il via libera dalla Giunta di Palazzo Personè. Ieri l’esecutivo cittadino ha deliberato la necessaria presa d’atto del progetto redatto da Acquedotto Pugliese relativo alla tanto attesa realizzazione delle reti fognarie negli insediamenti abitativi di Sant’Isidoro, Torre Squillace, Santa Caterina e Santa Maria al Bagno per cui sono già disponibili 8 milioni di euro del Por Puglia 2014-2020. La presa d’atto da parte del Comune di Nardò segue una serie di valutazioni, pareri, atti di assenso e autorizzazioni espressi dai vari soggetti interessati, acquisiti in sede di conferenza di servizi e necessari al completamento dell’iter.

“La rete fognaria nelle marine è una garanzia di sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario – commenta il sindaco Pippi Mellone – e da quello ambientale per insediamenti abitativi che attendono da tantissimo tempo. Una conquista di civiltà che questa città ha meritato senza aver dovuto barattare nulla e che si affianca ai tanti obiettivi che stiamo faticosamente raggiungendo in questi mesi”.

Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione dei tronconi principali del sistema di collettamento indipendente al servizio di Santa Caterina in grado di condurre i reflui direttamente al depuratore senza interconnessione e sovraccarico idraulico della rete esistente a servizio dell’abitato di Nardò, oltre al completamento del sistema al servizio di Santa Maria al Bagno. Sant’Isidoro e Torre Squillace costituiranno il secondo lotto funzionale della progettazione complessiva, per il quale saranno individuate da Autorità Idrica Pugliese altre risorse. Il progetto è stato già adeguato alla variazione del recapito finale degli impianti di depurazione a servizio degli agglomerati di Porto Cesareo e di Nardò – quindi, da ‘’Mare Jonio con condotta sottomarina” a recapito integrato “riuso/suolo/mare Jonio in battigia” (con la previsione di realizzare il riuso integrale in agricoltura e per gli altri usi civili e industriali compatibili) – nell’ambito del Piano di Tutela delle Acque, variazione deliberata dalla Regione Puglia lo scorso 28 dicembre.

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