Politica

Le firme anti inciucio saranno 17? O chiederanno di firmare il documento al centrosinistra ed a Salvemini?

LECCE- Quell’ipotetico diciassettesimo che ha salvato la poltrona, sottoscriverà il Patto anti inciucio chiesto da Giorgia Meloni? Dopo la farsa dimissioni interpretata da almeno un terzo dei consiglieri di centro destra, qualcuno dovrebbe convocare l’assemblea dei candidati.

Dopo la farsa delle dimissioni inizierà un nuovo valzer per inchiodare il gruppo del centrodestra all’impossibilita di votare il bilancio o la permanenza di Salvemini alla guida della città? Se per le dimissioni è mancato solo l’appello a far firmare le dimissioni anche dal Vescovo di Lecce o che, in virtù dello Spirito Santo, riuscisse a far teletrasportare la consigliera Gigante dalla Thailandia al capoluogo, per il documento anti inciucio, il centro destra, sarà autosufficiente? A breve qualcuno dirà che non c’è alcuna necessità di firmare nulla o magari affermerà: chi è il santone che oggi ci impone ciò?

La risposta, anzi la richiesta, viene da una dei leaders del centro destra, Giorgia Meloni. Saranno solo i 4/5 consiglieri a dar subito la disponibilità come nel caso delle dimissioni? Si perche queste furono annunciate immediatamente ed in modo esplicito, subito dopo la sentenza di lunedì, solo da Giliberti, Tondo, Pasqualini e Messuti, gli altri hanno taciuto ma preso coraggio solo dopo 48 ore, mercoledì, e qualcun altro dopo ancora qualche ora quando forse,ma può essere malizia, si è avuta la certezza che le firme non sarebbero state, con certezza, 17. Ora si attende un altro documento, questo dell’anti inciucio, ma qualcuno dirà : già firmato. Il centrodestra, dopo questa commedia, dovrà trovare la giustificazione per essere credibile verso il proprio elettorato al di là di chi possa lecitamente pensare che anche il Sindaco avrebbe potuto far un passo indietro. Per non essere una coalizione di dirigenti solo rappresentanti del paese formale (quello degli eletti) ma dell’intero paese reale (quello dei cittadini militanti simpatizzanti ed elettori) dovrebbe avere il coraggio di convocare l’assemblea di tutti i candidati delle scorse elezioni amministrative, far votare il vero capo dell’opposizione e far decidere loro la strategia: dimissioni prima, o dopo approvazione, del bilancio con commissariamento di più di un anno o, alla luce del sole, utilizzare l’appello del vice sindaco Delli Noci, se condiviso da Salvemini, per pianificare un percorso di governo a termine per il vero bene della città che porti comunque, tra un anno o quando decideranno, a nuove elezioni per Palazzo Carafa.

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