Attualità

Nuovo impianto eolico a Carpignano, l’8 marzo la conferenza dei servizi: il fronte del no si allarga

CARPIGNANO SALENTINO- Pochi giorni ancora per affinare le contromosse: l’8 marzo si aprirà ufficialmente la conferenza dei servizi relativa al nuovo, ennesimo, progetto di parco eolico nel Leccese, quello di Carpignano Salentino. Dopo la contrarietà delle amministrazioni di Martano e del comune interessato, oltre a quella degli imprenditori del posto e di una parte della politica, si allarga il fronte del no e coinvolge i volontari del territorio. Ad aver depositato le proprie osservazioni in Provincia è stata l’associazione Catone-Peppino Basile, che ha chiesto di essere ammessa a partecipare alle sedute. Il suo documento è stato sottoscritto anche da Adoc Lecce, Sportello dei Diritti, dal sindaco di Martano Fabio Tarantino e dal Forum Ambiente e Salute.

Il progetto della ravennate Tozzi Green spa, di cui Telerama ha dato in anteprima notizia a dicembre, prevede la realizzazione di cinque torri eoliche, per una potenza complessiva di 17,25 MW, in piena area agricola, in località Limbi, Schifi e Fischietti, al confine con Calimera e Martano e opere di connessione da realizzarsi anche in questi due comuni e a Martignano. Non lontano, dunque, dall’impianto eolico già esistente con sette pale. La documentazione di avvio della procedura di Valutazione di impatto ambientale è stata depositata, come non di rado accade, a ridosso delle feste, il 20 dicembre.

L’associazione Catone ha spulciato il progetto, rilevandone quelle che a suo avviso sono forti criticità: in primis, una sottrazione di suolo agricolo pari a “52 ettari solo nel territorio di Carpignano” e altri due per servizi di passaggio dei cavidotti a Martano e Martignano. Un appunto anche al Comune, che “non è dotato del regolamento per la realizzazione e il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica agli impianti alimentati ad energia alternativa”. Chiesta anche l’applicazione della legge di tutela degli ulivi. “Un’opera d’impatto disastrosa”, è scritto nel documento, e che “non è indispensabile per la nostra economia”, specie a Carpignano, dove sono già funzionanti “5 impianti fotovoltaici e uno eolico”.

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