
LECCE – Sono trascorsi 8 giorni da quando il Consiglio di Stato ha discusso nel merito la vicenda amministrativa del Comune di Lecce. A differenza delle sentenze di primo grado, il cui dispositivo deve essere obbligatoriamente pubblicato entro 24 ore dalla decisione, per i giudici d’appello questa normativa non esiste.
La pronuncia dei giudici di Palazzo Spada, dunque, potrebbe arrivare anche tra due o tre mesi. Secondo l’avvocato Pietro Quinto, difensore dei ricorrenti di Centrodestra, c’è un però: “nel momento in cui il giudice d’appello è intervenuto nella sentenza di primo grado con una sospensiva, in quel momento è entrato nella logica della procedura di primo grado. Dunque si dovrebbe rispettare la procedura accelerata del primo grado”.
Interrogativi aperti a data da destinarsi dunque: tra rischio ribaltone e rinvio della decisione alla Corte Costituzionale. “Intanto -conclude il legale- ad essere danneggiate sono ambo le parti”.
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