GALLIPOLI- La darsena di Gallipoli per il momento non sarà smantellata. Il Tar ha congelato tutto, in attesa della discussione del merito fissata per il prossimo 18 aprile. L’obiettivo è arrivare ad un punto fermo entro l’estate. Nel frattempo, però, nelle scorse ore è stata accolta la richiesta di sospensiva avanzata da Bleu Salento, difesa dall’avvocato Gianluigi Pellegrino, e dalla Società cooperativa servizi nautici e di ormeggio, difesa dagli avvocati Pier Luigi Portaluri e Giorgio Portaluri.
Dunque, restano sospesi i provvedimenti con i quali a settembre il Comune di Gallipoli aveva ordinato alla struttura diportistica lo sgombero dell’area demaniale e il ripristino dello stato dei luoghi. Nell’agosto scorso, il Consiglio di Stato aveva dichiarato illegittimi i rinnovi pluriennali, fino al 2020, dati alla Bleu Salento, stabilendo che dovevano essere preceduti da un’analisi mercato, volta a verificare l’esistenza di soggetti in grado di gestire la struttura e, se del caso, da una procedura di gara. Sulla base di questa pronuncia, il Comune ha ordinato lo sgombero e la rimozione delle opere entro sessanta giorni.
Non una cosa da poco, ma una spesa di milioni di euro, visto che dovrebbero esser tolti anche banchine e impianti. Questa rilevanza economica e anche la necessità di assicurare la continuità del servizio offerto a centinaia di diportisti sono stati alla base della richiesta di ragionare a bocce ferme, come poi il Tar ha deciso di fare.
“Il provvedimento cautelare adottato – sottolineano gli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri – scongiura i rischi che sarebbero derivati dall’esecuzione dei provvedimenti, tra i quali l’immediata interruzione di un servizio che assicura un positivo indotto economico alla comunità gallipolina e il sostentamento per i membri della cooperativa ormeggiatori con i loro nuclei familiari”.