Sanità

Asl di Lecce, Melli si congeda: ecco i risultati nonostante “l’inusuale precarietà”

LECCE- Un mandato svolto, almeno per metà del suo corso, in “condizione di inusuale precarietà”. È l’unico passaggio dalla vena polemica che il direttore generale uscente della Asl di Lecce, Silvana Melli, inserisce nel testo con cui si congeda dall’azienda sanitaria. Dopo la nomina di Ottavio Narracci, la manager tarantina fa i bagagli e torna nella sua città, prima del previsto, poiché era in via Miglietta da appena due anni. “Al lavoro sino all’ultimo istante utile – dice – al servizio dei cittadini del Salento. E centrando gli obiettivi prefissati – e possibili – che mi sono stati richiesti dal presidente Emiliano”.

Passo il testimone da “civil servant”, servitrice delle istituzioni”, aggiunge, rimarcando che da giugno ad oggi, vale a dire da quando era nell’aria la sua imminente sostituzione, ha provato “a chiudere le partite ancora aperte”, per “non lasciare le cose a metà” e “troppe patate bollenti” al suo successore.

Melli traccia il suo bilancio e detta le prospettive. “Si dovrà lavorare, con più serenità e tranquillità alla luce di quanto è stato già fatto in tal senso, soprattutto sul versante del Piano di Riordino” e per il pieno utilizzo dei fondi FESR: “126 milioni già incasellati su tutte le schede progettuali”. Aggiunge, svelando i dissapori interni, che “si dovrà ridare l’input giusto all’Area Tecnica, le cui criticità interne hanno reso difficile l’utilizzo di macchinari già acquistati, a fronte del lavoro portato a termine positivamente dall’Area del Patrimonio”.

Insiste sul periodo di “precarietà”, Silvana Melli, da giugno a dicembre, per dire che nonostate tutto la “sua” Asl ha spianato la strada, che ora “è tutta in discesa”, per il nuovo Fazzi. Avviata in questi giorni, poi, l’istruttoria per accreditatare gli ex ospedali di Poggiardo, Maglie e Nardò come Udt, Unità di Degenza Territoriale, necessari per togliere pressione dalle strutture ospedaliere.

Rivendica un sistema di Assistenza Domiciliare Integrata per pazienti fragili e complessi “innovativo e omogeneo sui dieci Distretti Socio Sanitari”. “E – aggiunge – sarà un fiore all’occhiello, per il Salento e per la Puglia, il Polo Pediatrico che abbiamo costruito pezzo dopo pezzo: l’ultimo è arrivato poche ore fa con il parere positivo, da parte del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Brindisi, per la Chirurgia Pediatrica trasferita al “Vito Fazzi””.

Tra i percorsi conclusi sul fil di lana “non ci sono solo le tanto discusse commissioni d’invalidità civile, ma anche i Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali: scompenso cardiaco, carcinoma polmonare e Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)”.

Sulle liste d’attesa, riporta dati ufficiali: “la ASL di Lecce rispetta sostanzialmente i tempi previsti per le priorità sia per le visite specialistiche (14 quelle censite) sia per gli esami diagnostici (29 le specialità monitorate).

Esami e visite urgenti, spiega Melli: le richieste vengono evase entro i tre giorni previsti praticamente nel 100 per cento dei casi (tranne due, Rmn colonna e ecocolordoppler); priorità breve: entro i dieci giorni rientrano 29 tipologie su 43, con un’attesa che va da un minimo di 3 ad un massimo di 13 giorni (per la Tac addome completo); priorità differibile: per la soglia dei 30 giorni, l’attesa minima è di 13 giorni (visita ginecologica), quella massima registrata è di 46 (visita endocrinologica), mentre per il limite di 60 giorni sforiamo il tetto in un solo caso (93 giorni, ecocolordoppler dei tronchi aortici). Per le prestazioni programmabili, per le quali la legge non prevede un limite massimo ma convenzionalmente si adotta quello di 180 giorni, registriamo solo tre prestazioni in cui questo tetto virtuale viene valicato. Tutte le altre prestazioni programmabili vengono erogate in tempi d’attesa decisamente più ridotti.

“Il monitoraggio – chiosa la manager – riguarda oltre 10 mila prestazioni totali in cinque giorni lavorativi: le altre cifre che circolano, insomma, non sono matematica ma opinioni disancorate dalla realtà”.

 

 

 

 

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