LECCE- Una lettera indirizzata al Prefetto e al questore di Lecce per chiedere di valutare accuratamente le dure sanzioni che in questi giorni continuano ad arrivare a decine di No Tap, persone che spesso hanno avuto come unica colpa quella di partecipare a manifestazioni non preventivamente concordate con blocchi di traffico, peraltro simbolici e di breve durata, e resistenza passiva: quindi comportamenti lontani da atti di violenza. A scriverla il Forum ambiente e salute. “Dopo la Zona rossa interdetta perfino ai giornalisti , quindi al diritto di informazione sancito dalla Costituzione- si legge nella lettera– dopo le 80 sanzioni pecuniare comminate, ciascuna da 1500 a 10.000 euro; arrivano per ultimi i “Fogli di via”: ad ora almeno 15. E a questi si aggiungono gli “avvisi di cambio condotta”, che anticipano eventuali ulteriori provvedimenti restrittivi”.
Ciò che viene contestato dal Forum e ritenuto una sanzione dura e inopportuna sono i Fogli di via che inibiscono ai destinatari per ben tre anni (in sincronia con la durata dei lavori e l’entrata in funzione del gasdotto Tap) la presenza non solo sul territorio di San Foca-Melendugno, ma anche su quello della città di Lecce.
Eppure, dicono da Forum, l’art. 16 della Costituzione sancisce la libertĂ di circolazione delle persone sul territorio nazionale, che può essere limitata solo per motivi di sanitĂ e sicurezza. Per questo il foglio di via da Lecce nega di fatto l’esercizio di tanti diritti tutelati dalla Costituzione.
“L’opposizione a TAP è fondata su motivazioni e situazioni di rilievo- si legge ancora nella lettera– La sanzione pesante che criminalizza di fatto comportamenti connessi a  tale impegno, ma compiuti da centinaia di cittadini e non solo dagli attuali destinatari dei provvedimenti- è l’altra faccia di uno stato debole ed incapace di dialogo con il territorio”.