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Taranto, tumori: oltre 3 mila casi all’anno, uomini più a rischio. Boom di ricoveri in area industriale

TARANTO – Dal 2006 al 2012 ad ammalarsi di tumore a Taranto sono stati in 21.313 di cui 11.640 sono uomini e 9.673 donne. Ogni anno 3.044 i nuovi casi e ad essere più esposto è il sesso maschile. È il quadro tutt’altro che incoraggiante emerso dal più aggiornato Rapporto Tumori di Taranto insieme alle Mappe di Salute della Provincia (frutto della collaborazione tra Asl locale, Agenzia Sanitaria Regionale e l’Università di Bari).

Negli uomini i cinque tumori più frequenti sono: quello al polmone (274 casi all’anno), alla prostata (267 casi annui), alla vescica (223 casi annui) al retto ( 192 casi all’anno) e al fegato (77 casi annui). Da segnalare il mesotelioma pleurico, un tumore raro che colpisce il mesotelio (il sottile tessuto che riveste la gran parte degli organi interni), e che rappresentando meno dell’1% di tutte le malattie oncologiche a livello nazionale, a Taranto con i suoi soli 20 casi annui raggiunge eccessi del 300-400% rispetto al dato nazionale.

Nelle donne, invece, le prime cinque neoplasie maligne riguardano: la mammella (400 casi all’anno), il retto (165 casi annui), la tiroide (112 casi all’anno), l’utero (69 casi all’anno) e il polmone (52 casi annui).

Ci si ammala di più a Taranto città rispetto agli altri 28 Comuni della Provincia. Preoccupa però l’eccesso di carcinomi della tiroide a Grottaglie, Manduria e San Giorgio, ossia nell’area orientale.

Per quanto riguarda la sopravvivenza, negli uomini è pari al dato nazionale tranne che per stomaco e colon dove la percentuale è più bassa. Nelle donne invece la sopravvivenza è maggiore rispetto agli uomini ma inferiore al dato nazionale in diverse zone quali stomaco, pancreas, polmone, cervice, ovaio e rene.

Anche lo studio delle mappe epidemiologiche conferma in gran parte questi dati. Gli eccessi di ricovero per malattie cardiache sono stati registrati a Taranto, Statte e nei quartieri più vicini al polo industriale. I ricoveri per infarto del miocardio raggiungono percentuali allarmanti nei rioni Tamburi e Paolo VI, qui dove il rischio ricovero negli anni risulta praticamente duplicato.

E.Fio

 

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