MELENDUGNO – Melendugno si è svegliata così: assegnata con un’ordinanza prefettizia “nella disponibilità delle forze dell’ordine (oltre 250 agenti) per un mese“ affinché i lavori per la costruzione del gasdotto Tap, ripresi già nella notte ,non subiscano battute d’arresto. I mezzi della multinazionale sono tornati all’opera e allo scoccare della mezzanotte ha avuto inizio quello che i residenti raccontano come un incubo.
“Ingresso e stazionamento -si legge nell’ordinanza prefettizia- è interdetto a chiunque, salvo i proprietari di pass”. Chi nel cantiere c’era già, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, racconta di essere rimasto bloccato dentro.
Anche la vicina Marina di San Foca è inaccessibile e tutte le zone limitrofe al cantiere, campagne incluse, lo saranno per i prossimi 30 giorni, chiuse con 8 cancellate. Non passa nessuno: gli incroci d’accesso dalle litoranee sono militarizzati. “Sarà affidata al Questore di Lecce -spiega l’ordinananza- la regolamentazione di tempi e modalità di accesso alle aree“.
Lo scuolabus che accompagna i bambini a scuola è arrivato con mezz’ora di ritardo. Attivisti e comitato No Tap sono scesi nuovamente in strada fino a raggiungere la sede dell’info point della multinazionale dove con cartelli e bandiere si sono definiti “sotto sequestro”.
Non sono soli però: dopo un risveglio così la rabbia che infuria è quella dei residenti.Hanno attraversato il paese, hanno suonato ad ogni campanello, non hanno tralasciato nulla.
Nell’ordinanza del Prefetto Claudio Palomba le motivazioni di una scelta così radicale sono chiare: si fa riferimento ai danni arrecati in occasione di precedenti manifestazioni di dissenso ad alcuni mezzi dell’istituto di sorveglianza Alma Roma. Dalla Questura poi la segnalazione del rischio di infiltrazioni anarco-insurrezionaliste.
Melendugno però non ci sta. C’è il coraggio di denunciare il sentirsi prigionieri in casa propria ma c’è anche la paura: l’ordinanza, anche in tal senso, parla chiaro: “i trasgressori, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, saranno puniti“.
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