LECCE – Un seminario che partendo dall’attualità sposa una battaglia molto chiara: quella sui flussi migratori, troppo spesso “capro espiatorio” e raramente considerati come risorsa. A puntare i fari sulla questione il Club Lions di Lecce che raduna intorno ad uno stesso tavolo Università, istituzioni locali, esponenti governativi.
Obiettivo: richiamare l’attenzione su un tema che spesso si preferisce ignorare o al più cavalcare in campagna elettorale. “Una strategia che, considerato il tema scottante, qualcuno ha considerato vincente -spiega il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Benedetto Della Vedova– ma che piuttosto che aprire a nuove prospettive, opta per una criminalizzazione di chi in questa terra ci arriva e potrebbe dare un suo contributo“.
La madre di tutte le battaglie che il Club sposa è il riconoscimento della protezione internazionale ai protagonisti dei viaggi della speranza che, sempre più numerosi arrivano anche qui nel Salento. Un primo step di un viaggio che dovrebbe reinvertire la direzione -hanno detto all’unisono- perché piuttosto che criminalizzare basterebbe, più spesso, aprire la mente.