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Anatra Zoppa: ancora maggioranza al centrosinistra. Il Consiglio di Stato rinvia decisione a febbraio

ROMA – Il Consiglio di Stato ha anticipato i tempi, prendendo tempo. Si riassume così la decisione dei giudici di Palazzo Spada sull’attribuzione del premio di maggioranza nel consiglio comunale di Lecce, che si pensava non arrivasse prima di venerdì. Confermata la sospensiva, tutto resta com’è a Palazzo Carafa, la maggioranza resta al centrosinistra del sindaco Carlo Salvemini. Niente ribaltone, almeno per il momento. La decisione nel merito sarà presa l’8 febbraio 2018.

L’udienza era stata fissata per la convalida del decreto monocratico con cui i giudici di secondo grado avevano, il mese scorso, congelato gli effetti del dispositivo emesso dal Tar di Lecce, che ha tolto il premio di maggioranza al centrosinistra. Nel frattempo, però, sono state pubblicate le motivazioni della sentenza, anche queste impugnate dai difensori del centrosinistra con motivi aggiunti.

Era presente a Roma, assieme al collegio difensivo del centrodestra, anche Mauro Giliberti, sfidante di Salvemini alle amministrative.

“Contrariamente alle aspettative -commenta l’avv. Pietro Quinto, legale del centrodestra- il Consiglio di Stato non ha deciso nel merito, ma ha emesso un’ordinanza cautelare con la quale rinvia l’approfondimento dell’interpretazione della legge. Ha nuovamente concesso la sospensiva, tanto per Avezzano quanto per Lecce, e ha fissato l’udienza l’8 febbraio 2018 per la dcisione definitiva nel merito. È una decisione cautelare che ovviamente suscita qualche perplessità, visto che vi erano le propspettive perché il Consiglio di Stato si esprimesse nel merito. Evidentemente -continua il legale- i fatto che tutti gli atti processuali dell’appello siano stati riversati nell’udienza all’ultimo momento, èraticamente 48 ore prima, ha impedito che il Consiglio di Stato si assumesse la responsabilità di una decisione di merito e quindi ha inteso prendere tempo, anche perché esisteva un unico presidente della terza sezione, che era quello che aveva interpretato il discorso del “voto valido” anche con riferimento ai voti espressi nel secondo turno”.

Tutto rinviato a febbraio, quindi. Salvo l’eventualità di chiedere un’anticipazione dell’udienza.

 

 

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