
LECCE- Dopo tre assenze non giustificate un consigliere comunale potrebbe decadere dal proprio ruolo di rappresentanza. Potrebbe esser questo il motivo per cui siano state presentate a palazzo Carafa le motivazioni per la loro partecipazione all’aventino. Giliberti, Messuti, Mazzotta e Finamore presentano “la giustifica”. Oggi secondo consiglio comunale senza l’opposizione ma per molti, la non presenza palesemente annunciata pubblicamente e motivata come azione politica potrebbe non aver bisogno della “motivazione” come sarebbe testimoniato da una sentenza del Consiglio di Stato che, per altri casi, considera questa come mezzo di lotta politica e non come assenza immotivata e non giustificata. Scelta, da parte dei su citati rappresentanti di Palazzo Carafa , per non rischiare la strumentalizzazione politica e relativa decadenza con successivo nuovo ricorso invocando la giustizia amministrativa o indebolire politicamente la decisione di non esserci in nome della battaglia aventiniana? Al di là della risposta, dal 9 novembre tutto potrebbe esser più chiaro per iniziare la nuova schermaglia tra fautori del bene per la città, garantendo i numeri in Consiglio e quindi lo stesso Salvemini, od indurre alle dimissioni questo o la ipotetica maggioranza di centro destra così come molti votanti del nostro sondaggio su trnews.it auspicherebbe.
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