LECCE – E’ una giornata amara per circa 40 lavoratori ex Bat che il prossimo inverno, e il futuro, lo vedono a tinte fosche. Il 5 novembre scade infatti la mobilità per gli operai che hanno superato i 40 anni e che sono le nuove vittime di una vertenza, quella della Brirtish American Tobacco, che sembra spegnersi a poco a poco tra il silenzio e l’immobilismo.
Scadono gli ultimi ammortizzatori sociali rimasti, quindi, e niente è stato fatto, nonostante le proteste, le manifestazioni in strada, gli incontri e i tavoli istituzionali.
“Responsabilità politiche e scelte aziendali” le definiscono i lavoratori vittime dell’ennesima trattativa occupazionale che nel Salento finisce male, ora anche all’attenzione della Procura. Ma le richieste e le denunce sono sempre rimaste inascoltate. I lavoratori, che oggi si vedono per l’ennesima volta crollare il terreno sotto i piedi, parlano di uno “ sciagurato accordo” , quello per la riconversione della Bat, che ha tolto loro tutto: il lavoro, il futuro, la dignità. Negli ultimi mesi i lavoratori hanno incontrato e chiesto aiuto anche al sindaco Salvemini, al vice prefetto, agli stessi sindacati. La volontà è sempre quella di un impegno concreto, della ricerca di una soluzione da parte dei protagonisti di questa vertenza, prima che per tante famiglie sia davvero troppo tardi.