Politica

Pd, parte l’era Morciano. Si cerca la pace: a Minerva la presidenza del partito

LECCE- La lezione del precedente congresso è stata evidentemente imparata: il Pd ricuce subito ogni possibile strappo dovuto alla competizione per la guida della segreteria provinciale. Il neosegretario Ippazio Morciano, sindaco di Tiggiano, infatti, ha proposto la presidenza dell’assemblea, la seconda carica del partito, al suo sfidante, Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli, come anticipato a Telerama durante TrnewsTalk. Nel pomeriggio, durante l’appuntamento di chiusura di questa fase, presso l’Art Hotel a Lecce, la parola più ripetuta è stata “unità”. Minerva, nel suo discorso, ha riconosciuto un suo errore di valutazione: “pensavo sarebbe stato più opportuno giungere ad una candidatura unitaria – ha detto – ma mi sbagliavo perché così abbiamo riportato la discussione nei circoli. E chi vince è il segretario di tutti”. C’era il gran parterre al completo: parlamentari, consiglieri regionali, assessori leccesi. Unica assente la viceministra Teresa Bellanova impegnata a Taranto per l’Ilva. Morciano è stato proclamato segretario, dunque, dal senatore Salvatore Margiotta, il commissario che ha retto il Pd finora dopo la fuoriuscita di Salvatore Piconese e di tutto il gruppo transitato in Articolo Uno.  “Ripartire dalla base e dai circoli” è la parola d’ordine per Morciano, che ha rimarcato che il “partito deve uscire dall’idea di comitato elettorale permanente per essere al servizio di tesserati e circoli, a sostegno delle battaglie portate avanti dagli amministratori del Pd”.

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