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Gasdotto, incontro a Roma: per il Salento “investimenti aggiuntivi” pagati da Tap e Snam

LECCE- Il punto di partenza rimarcato più volte dal ministro per la Coesione Territoriale Claudio De Vincenti è stato chiaro: il gasdotto Tap va fatto e non può essere spostato altrove rispetto all’approdo di Melendugno. Dopodiché, si è passati al merito della questione relativa ala riunione convocata in mattinata a Palazzo Chigi: “questo non è un tavolo di compensazione, ma in cui si parla di investimenti aggiuntivi in un territorio che ne ha bisogno”, ha detto la viceministra allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova durante la riunione. “Non ci sono costi che si scaricano sulla fiscalità generale”, ha aggiunto. In parole povere: quegli interventi che si decidono lì saranno pagati dalle società Tap e Snam. Le proposte di Confindustria e sindacati sono state diverse: sollecitare le società a dare una mano sulla questione Xylella; un supporto sulla mobilità sostenibile; contributi al miglioramento della qualità ambientale su trasporto pubblico e privato. I sindacati hanno chiesto di finanziare la formazione e l’alternanza scuola-lavoro, oltre al ciclo del freddo legato al gas per l’agroindustria. “Valuteremo i progetti presentati sotto il profilo tecnico ed economico – ha commentato Tap – per contribuire ad affrontare le problematiche più sentite a livello locale, come quella relativa a Xylella”. Presente per conto della Regione Domenico Laforgia, a capo del Dipartimento per lo Sviluppo Economico, ma, come ha ribadito, era lì solo per ascoltare, senza presentare alcuna proposta. Per la prima volta, si sono seduti lì anche il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e una delegazione dei sindaci che hanno chiesto di essere coinvolti, Mario Accoto di Andrano e Giuseppe Taurino di Trepuzzi.

“Abbiamo appreso – dice Gabellone – che non esistono ipotesi per cui l’opera possa non essere fatta o fatta altrove. Abbiamo manifestato le preoccupazioni su un ragionamento complessivo relativo al Salento, tra necessità di decarbonizzazione, trivelle, Xylella. Abbiamo chiesto di poter acquisire le proposte di Confindustria e organizzazioni sindacali”. De Vincenti ha detto che si può immaginare che una tappa di questo tavolo istituzionale convocato a Roma possa tenersi direttamente a Lecce. Nessuna preclusione, ovviamente, sulla possibilità di creare una cabina di regia permanente di monitoraggio sulle questioni ambientali. Una nuova riunione sarà prevista per gli inizi di novembre.

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