Cronaca

Fingono il furto dell’auto per incassare l’assicurazione. In tre a processo

LECCE- L’episodio leccese , per il quale tre imputati rispondono di tentata truffa, risale al 2013. Ma è solo uno dei tanti raggiri messi in atto, a quanto pare da una vera associazione ramificata in tutta Italia, ai danni dell’Agenzia assicurativa Unipol che non solo ha dato il via all’indagine leccese, ma che nel processo si è anche costituita parte civile.
Il raggiro è questo: un’auto viene presa a noleggio da una concessionaria. Dopo qualche giorno viene fatta sparire, imbarcata e destinata via mare in Marocco, poi via terra in Mauritania. Successivamente ne viene denunciato il furto. Il mezzo è assicurato contro il furto e la compagnia deve pagare.
A mettere in moto l’indagine leccese, portata avanti dal pm Antonio Negro, è stata una discrepanza di date. La tentata truffa, secondo l’accusa, è stata messa in atto da Antonio Rizzo, 44 anni di Alliste, Deodato De Lorenzis, 58 anni di Modena e Antonio Calignano, leccese di 49 anni.
L’auto in questione un Land Rover presa a noleggio da Calignano da un’agenzia leccese. L’11 ottobre Calignano si presenta nella stazione dei carabinieri di Santa Rosa e denuncia il furto, avvenuto, secondo il suo racconto, nel parcheggio del centro commerciale di surbo. Si mette in moto allora l’iter per il risarcimento da parte dell’assicurazione: ovvero 38 mila euro che i tre avrebbero dovuto incassare una volta riscattata l’auto. Un anno dopo però un fax blocca tutto: Il Suv, un mese prima del furto, come risulta dalle carte d’imbarco, era già a bordo di una nave. Per l’imbarco gli altri due imputati forniscono delle false dichiarazioni. Il furto quindi non sarebbe mai potuto avvenire. A comunicarlo a Unipol è l’ufficio polizia di frontiera di Genova che intanto sta conducendo un’indagine su un’organizzazione ramificata in tutta Italia e dedita a truffe simili. Ed è la stessa Unipol a denunciare tutto alla procura leccese che chiede e ottiene il processo per i tre.
A difendere gli imputati gli avvocati Giuseppe De Lorenzis, Luca Lunari e Giancarlo Dei Lazzaretti.

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