GALATINA – Dopo il sostanziale accordo raggiunto a maggio sulla copertura del parco carbone, i nodi sul tavolo della conferenza dei servizi all’interno di Colacem, alla presenza dei sindaci dei Comuni interessati, Arpa, Asl, Regione, hanno riguardato principalmente il nuovo piano di monitoraggio e l’utilizzo delle ceneri di Cerano, per cui i sindaci hanno chiesto alla Procura di estendere le indagini dopo il sequestro della centrale Federico II. Il deposito di carbone da 1,4 ettari è al momento scoperto, consentendo la diffusione delle polveri. Colacem, si è impegnata a dare copertura completa alle scorte di combustibile, costruendo fino a quattro grandi capannoni per ospitare un massimo di 32mila tonnellate di carbone. L’investimento è da 2 milioni di euro. I lavori saranno avviati dopo l’installazione del nuovo filtro al camino principale, poi, saranno completati in quattro anni. Per Roberto Bucci, direttore di Arpa Leccesi tratta di un risultato importantissimo. Altro nodo è quello della Valutazione di Impatto Sanitario che le amministrazioni, al pari dei medici, chiedono che venga eseguita e a cui subordinare la nuova “patente” da dare al cementificio. Sarà fatta, ma rimangono da definire, modalità, tempi e risorse. I dubbi maggiori, da parte dei comuni presenti, quelli relativi al monitoraggio: insufficiente un controllo ogni due anni, per questo Arpa ha garantito il monitoraggio delle emissioni una o due volte l’anno.